Buongiorno carissime lettrici compulsive, vorrei iniziare col ringraziare la LEGGEREDITORE che ci ha omaggiato con questo splendido romanzo di Tammara Webber, Sweet. Vi lascio in compagnia di una dolcissima lettura.
Pearl è sempre stata una ragazza tranquilla, senza grilli per la testa o strane ambizioni. Da lei tutti si aspettano che prenda sempre la decisione più giusta e ragionevole, che si realizzi in un lavoro onesto e che incontri un uomo semplice con cui condividere un’esistenza serena. La vita, però, sembra metterla di fronte a un bivio: continuare a seguire quel destino che gli altri hanno scelto per lei o intraprendere un cammino nuovo, rischioso, lungo il quale sente di poter essere più felice? Confusa e spaventata, Pearl si confida con Boyce Wynn, un ragazzo complicato, che incarna tutto quello da cui dovrebbe scappare e che invece ora sente di dover cercare. Sono passati ormai quattro anni da quando si sono conosciuti, si vedono molto raramente ma condividono una complicità e un senso di fiducia naturale. Entrambi sanno che quello che li lega è qualcosa che va oltre l’amicizia, eppure la paura di fare un passo verso l’altro è più grande dell’innato desiderio di stare insieme. Riuscirà Boyce, nonostante il carattere ribelle, ad aprire il suo cuore a Pearl e a mostrarle il suo lato più dolce?
Complicità, coraggio e tenerezza per una storia intensa e sincera, che parla dritto al cuore.
Wow che dire!!! La Webber scrive da dio! Inizialmente però rimasi un po' confusa dall'utilizzo dei due tempi, presente e passato, infatti i troppi flash back mi allontanavano dalla storia e dai protagonisti, Venni catapultata in quei luoghi e m'immersi nella storia solo nella seconda parte del libro, la prima parte è stata un po' troppo lenta, mi ha quasi annoiata.
Pearl e Boyce si amano sin da piccoli, ma piccoli piccoli! Lui la salvò dall'annegamento quando lei aveva circa 5 anni e lui 7, lo definì come il suo Angelo custode.
"<<Ehi bambina!>> gridai, continuando a osservare il mare agitato. Quando fui immerso fino al petto, le onde cominciarono a colpirmi in faccia, impedendomi di vedere poco più in là di un metro da me. Che cretino che ero! Non avevo chiamato nemmeno un adulto. Mi ero tuffato in acqua da solo. Mio padre aveva ragione : ero proprio un idiota."
Lei tornò a casa dopo che terminò i suoi studi e decise che qualcosa nel suo cammino sarebbe dovuto cambiare. La sua famiglia, quella ideale non le faceva mancare nulla e lei si sentiva protetta. Per Boyce la questione era diversa, a casa sua non regnava sicuramente la pace e l'armonia, il suo carattere forte venne forgiato dai vari avvenimenti che la vita li mise davanti. Entrambi riservati, personaggi amorevoli gentili e disponibili, gli AMICI perfetti quelli che tutti vorrebbero.
"Finché Pearl non disse che sarebbe tornata a casa e il mio cuore si risvegliò dal letargo, come se avesse appena ricevuto una scossa. Una volta mi avevano detto:<<Al cuor non si comanda >>e, che fosse vero o no, pensai che non avevo mai sentito una stupidaggine simile. Non era né una spiegazione, né una guida, né una soluzione. I detti avrebbero dovuto semplificare le cose, non complicarle.
Al cuor non si comanda. Grandioso. Ed ora?
La timidezza che li accomuna li farà aprire l'uno con l'altro, per dichiararsi amore eterno o qualcosa andrà storto? Riusciranno a fare le loro scelte liberamente? Potranno due persone così diverse stare insieme?
Sono una lettrice che legge fino all'ultima riga, e con questo intendo anche i ringraziamenti. Mi ha colpito una pensiero in particolare che ha scritto l'autrice.
"A tutti i lettori che si affidano alle mie capacità di narratrice, che scelgono di trascorrere del tempo con i miei personaggi e le mie storie: a loro, la mia più sincera gratitudine. Non potrei fare quello che faccio senza di voi."Sante parole cara Tammara, tutte noi la pensiamo nello stesso modo, senza i commenti e la presenza delle persone che ci seguono, siamo nulla! E come se facessimo un dolce e nessuno lo assaggiasse.
Un saluto dolcissimo
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