Mess di Ilaria Soragni Recensione
Buon
pomeriggio a tutte voi lettrici e lettori. Oggi vi parlo di un libro che mi ha
incuriosito non poco e scritto da una giovane scrittrice italiana, Ilaria Soragni.
Il suo libro nasce della piattaforma Wattpad e si intitola “ Mess “ , è il primo
libro della diciassettenne Ilaria, conosciuta come inashtonsarms su Wattpad.
Mess nasce
come una Fan fiction, più precisamente degli One Direction ( a me completamente ignoti...).
Personalmente
mi sono sempre tenuta a debita distanza dalle Fan Fiction, ma la trama di Mess
mi ha attirato, mi ha proprio incuriosito e quindi eccomi qui per parlarvene.
Maryland, USA. Mavis, diciotto anni, viene rinchiusa in un
riformatorio, accusata di aggressione. È internata nell’ala Nord della
struttura, dove sono reclusi i ragazzi condannati per reati minori. Indossano
delle tute verdi, unico colore in un mare di bianco così monotono da stordirla.
Anche Mavis ne indossa una e le vengono illustrate le regole del luogo. La
prima è “non avvicinarsi alla stanza 105”. Diversa dalle altre, in quella cella
è rinchiuso un ragazzo di cui nessuno sembra voler parlare. Mavis sa solo che
invece lui indossa una tuta arancione e che non dovrebbe trovarsi lì, bensì
nell’ala Est, riservata a chi ha commesso crimini gravi. Il suo nome non viene
mai pronunciato e gli altri ragazzi si limitano a chiamarlo 105. Da subito
incuriosita, Mavis infrange la prima regola, facendo di tutto per entrare in
contatto con lui. Poco alla volta riesce ad avvicinarsi, a scoprire il suo
nome, Niall, e a violare il suo silenzio impenetrabile. Fra Mavis e Niall nasce
un rapporto sincero, empatico, che se da una parte darà a Mavis la forza di non
crollare, dall’altra la travolgerà, preda di sentimenti ancora sconosciuti e in
nome dei quali metterà a rischio la sua stessa vita...
Mess è la storia di Mavis, una giovane
diciottenne che deve scontare la sua pena in un riformatorio, accusata, per l’appunto, di aggressione ad un ragazzo. Si torva in un ambiente che non poteva
immaginare ma purtroppo reale e sempre più attuale. Al suo arrivo viene
accolta da Zayne che le fa da guida e le fa capire che per sopravvivere deve
seguire delle regole. Una di queste è che non si deve avvicinare alla stanza 105.
Ciò non fa altro che aumentare la curiosità di Mavis: cosa c’è nella stanza
105? Perché deve starne lontana? Mavis conosce altri “ospiti”, tra questi
Harry, Liam, Louis e Francesca e per ognuno di loro, attraverso dei rapidi
flashback, conosceremo le loro storie e il perché anche loro si trovano in riformatorio.
La curiosità di Mavis cresce con l’accumularsi
delle informazioni che i suoi compagni dell’ala nord non stentano a darle, soprattutto
per metterla in guardia sortendo l’effetto contrario.
105 è un associale, non parla mai
con nessuno e nessuno l’ha mai sentito parlare, fino all’arrivo di Mavis,
quando, durante l’ora di pranzo, in mensa, i loro sguardi si sono incontrati per
poi non riuscire più a staccarsi.
Appena lo vide, Mavis drizzò la
schiena. Teneva la bocca tirata in un ghigno, i polsi legati che spuntavano da
una felpa arancione. Ciocche di pigri capelli biondi, più scuri verso la
radice, gli solleticavano la fronte mentre i suoi occhi azzurri vagavano
affamati per la sala.
Tra loro c’è subito attrazione,
alimentata dalla curiosità, Mavis non ha nessuna paura di lui, anzi, vuole
conoscerlo, vuole sapere il perché è così temuto dai suoi compagni. Lui è Niall,
un ragazzo taciturno, aggressivo, che rifugge da qualcosa o da qualcuno, o forse semplicemente
da se stesso.
La vita all'interno nel riformatorio è claustrofobica,
è un vero inferno, soprattutto se non si rispettano le regole imposte dal
direttore, Marcus, colui che detiene il potere e ne abusa. Queste ragazzi,
senza distinzione, sono delle anime perse e devono fare i conti anche con i
soprusi del direttore.
Mavis soffre (inconsapevolmente) di alessitimia, da
quando è morto il padre non riconosce più le emozioni, non prova più niente.
Niall, con il suo sguardo tormentato e con la sua voce roca, riesce a smuovere
Mavis. Tra loro uno sguardo vale più di mille parole e Mavis si ritrova innamora
di lui, senza sapere neanche il perché è stato incarcerato. Niall, d’altro canto,
brama ciò che ha sempre voluto ma che non ha mai ottenuto, l’amore, e con Mavis
è facile.
«Ho appena detto che ti amo» le fece
notare. «Ho sentito. Ti amo anche io» rispose lei ridacchiando. Niall aggrottò
la fronte. Mavis si sorprese del proprio tono. Quella frase le era uscita così,
naturalmente, senza pensare. «Tu...» iniziò lui confuso «tu non credi a queste
cose.» Era senza fiato, come se volesse darsi un motivo per cui Mavis non
potesse averlo detto davvero. Lei
gli prese il viso tra le mani, strofinò con il pollice la sua guancia ispida
per poi soffermarsi sulle labbra lucide e gonfie. «Forse non ci credevo perché
nessuno mi aveva mai mostrato questo lato dell’amore.» «E che lato è?» «Reale »
Questa non è la solita storia d’amore,
è una storia di sostegno reciproco, amore e odio, condivisione, è una storia di
cambiamento.
La Soragni è stata veramente brava a
descriverci le loro emozioni, le loro paure e la voglia di scappare da un luogo
infernale come il riformatorio, abbiamo conosciuto tutti i personaggi e le
loro storie, questo dovuto al fatto che la storia è narrata in terza persona.
Deludente è stato il finale, avrei
voluto leggere qualcosa di più sulle sorti di Mavis e Naill ma anche degli
altri componenti del gruppo.
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