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mercoledì 8 febbraio 2017

Born to read...


“Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia.”


Buon mercoledì lettrici compulsive! 
Oggi riprendiamo con la rubrica che abbiamo inaugurato lo scorso anno. Vi parlo quindi, di un progetto che noi, come “Il blog delle lettrici compulsive” e io, in special modo, come mamma, sosteniamo. Come “lettrice compulsiva” sono a conoscenza dell'importanza che ha la lettura, soprattutto se avviata in tenera età. “Nati per Leggere" è un progetto nazionale che promuove la lettura in famiglia ad alta voce ai bambini da 0 a 6 anni. 
"Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo".
In quest’ottica, da lettrice appassionata quale sono, sin dalla nascita di mia figlia Anita, ho letto insieme a lei tantissimi libri. Tutt'ora è un rituale imprescindibile prima della nanna, indipendentemente dall'ora, non si riposa senza prima aver letto qualcosa.

martedì 29 marzo 2016

Oggi parliamo di IL PICCOLISSIMO BRUCO MAISAZIO di Eric Carle ed. Mondadori



Anche questa settimana Il blog delle lettrici compulsive vuole promuovere la lettura per i più piccoli. Questo libro mi è stato suggerito, come quasi tutti i libri che abbiamo nella cameretta di mia figlia, dalla pagina Facebook di Nati per Leggere. 
Una storia semplice con cui si imparano i numeri fino a 5, i giorni della settimana, la trasformazione del bruco in farfalla. 



Titolo: Il piccolissimo Bruco Maisazio
Autore: Eric Carle
Editore: Mondadori

II piccolo bruco sempre affamato compie il suo viaggio per trasformarsi e diventare una meravigliosa farfalla! I bambini si divertono a "spiare" attraverso le pagine forate e imparano i nomi dei colori, dei numeri, dei cibi e dei giorni della settimana. 





Il piccolissimo bruco appena nato, non trova ciò che può saziarlo e mangia tanto e di tutto fino a diventare grosso per poi trasformarsi in farfalla dopo aver trovato il suo cibo ideale: la foglia.



venerdì 25 marzo 2016

Recensione: IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry

Oggi vi parlo di una coincidenza...
Il 19 settembre dello scorso anno mi sono sposata con l'amore della mia vita, Stefano, e tra i tanti bigliettini di auguri, ne spiccava uno uno in particolare, che diceva...

"Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi."

Nonostante il turbinio folle della giornata, questa dedica mi è rimasta impressa. Nei giorni successivi ho ricercato il biglietto, ed eccolo:

 


Ovviamente non poteva che essere della mia amica e ora collega blogger Guenda, e sotto suo suggerimento ho iniziato la lettura de Il Piccolo Principe.



"Il Piccolo Principe" è la storia dell'incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio. Ma c'è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico. C'è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità. Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero. 








Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry inizia con un atterraggio di fortuna fatto da un aviatore nel deserto del Sahara. Al suo risveglio, la mattina dopo, l'aviatore incontra un bambino, il piccolo principe, che viene da un altro pianeta, e gli chiede di disegnare una pecora. L'avviatore l'accontenta, ma il piccolo bambino non è mai soddisfatto del disegno, fino a quando l’aviatore non disegna una scatola con dei buchi al cui interno dice si trovino le pecore. Solo allora il piccolo principe è soddisfatto, perché Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.
Non è stata una lettura semplice, ma è sicuramente un libro dal significato profondo e che tutti dovrebbero leggere.  
Il piccolo principe ci da validi insegnamenti, oggi come nel passato. Uno dei più tangibili è come gli uomini crescendo riescano a perdere il candore e il contatto con le cose importanti come la purezza, l’armonia. Quello che per molti è poco, per altri è tanto, per questo dobbiamo apprezzare le cose semplici come il buongiorno, un bacio o un gesto affettuoso, i gesti che nella nostra routine spesso non apprezziamo. Non dobbiamo ignorare i piccoli gesti, perché sono quelli che ci rendono speciali e danno il sapore ai nostri ricordi. Questo è ciò che mi ha insegnato Il Piccolo Principe, e nella vita di tutti i giorni cerco di mettere in atto questi insegnamenti.









Che dire, dopo una lettura così magica e fantastica mi vieni in mente solo un dolce...un tortino all'arancia dal cuore caldo al cioccolato, esteticamente non è un granchè, ma nel momento in cui si affonda il cucchiaino, dal suo cuore fuoriesce una lava calda di cioccolato! E' come nella vita di tutti i giorni, se le persone non guardassero solo l' involucro nelle cose, tutto sarebbe sicuramente più bello! Gli uomini dimenticano il vero valore delle cose, come in questo caso, un dolce uniforme e lineare che contiene un liquido caldo e morbido, che nasconde una grande sorpresa. 








lunedì 21 marzo 2016

Oggi parliamo di "Nati per leggere" e di "Urlo di mamma" di Jutta Bauer, un libro dolcissimo per bimbi








Carissime amiche e amici, oggi vi parlo di un progetto che noi, come “Il blog delle lettrici compulsive” e io, in special modo, come mamma, sosteniamo. Come “lettrici compulsive” capiamo l'importanza che ha la lettura, soprattutto se avviata in tenera età. “Nati per Leggere" è un progetto nazionale  che promuove la lettura in famiglia ad alta voce ai bambini da 0 a 6 anni.  

“Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia.”

Il libro viene visto come strumento di interazione e di contatto tra il mondo del bambino e quello dell’adulto, un gesto d’amore che stringe grandi e piccoli nell'abbraccio delle storie.


“Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale(è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione.”


In quest’ottica, da lettrice appassionata quale sono, sin dalla nascita di mia figlia Anita, ho letto insieme a lei tantissimi libri. Tutt’ora è un rituale imprescindibile prima della nanna, indipendentemente dall’ora, non si riposa senza prima aver letto qualcosa. Tant’è che la sua cameretta è piena di libri, a portata di mano, ed è lei che sceglie quello che vuole leggere in ogni momento della giornata. Il nostro è un rituale, un momento tutto nostro, dove leggiamo, interpretiamo il libro, le sue immagini.
Uno dei libri che preferiamo è “Urlo di mamma”. Un libro che abbiamo iniziato a leggere dai primi mesi dalla nascita. Un libro dolcissimo che parla del rapporto tra la mamma pinguino e il suo piccolo. Un libro molto semplice, che fa riflettere l’adulto sulle conseguenze che ha l’urlo, ma anche come si possa rimediare ai propri errori, ed è cosi che la mamma pinguino fa, recuperando i pezzi del suo piccolo che con il suo urlo era andato in mille pezzi.
Un libro consigliatissimo, per chi, come noi, vuole passare un un momento unico. 






Titolo:  Urlo di mamma
Autore: Jutta Bauer

Editore: Nord - Sud Edizioni




Siamo nel mondo dei pinguini: la mamma si arrabbia improvvisamente e sgrida il bambino pinguino che si spaventa. Lo spavento è talmente grande che il corpo del piccolo pinguino si disfa: la testa vola nell'universo, il corpo si tuffa nel mare, le ali vanno a finire nella giungla e corrono finché arrivano nel deserto. Il viaggio termina quando la mamma riesce a raccogliere tutti i pezzi del figlio e cucirli insieme.










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