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mercoledì 26 aprile 2017

[Blogtour]: E Allora Baciami di Roberto Emanuelli ed. Rizzoli






Pensieri liberi…

Ecco finalmente la nostra tappa all’interno del Blogtour dedicato al nuovo libro di Roberto Emanuelli, edito da Rizzoli: “E allora baciami”.

venerdì 7 aprile 2017

[Blogtour]: Shake My Colors di Silvia Montemurro


Carissime lettrici compulsive, buongiorno!!!
Siamo felicissime di ospitare il blogtour del nuovo libro di Silvia Montemurro, "Shake my Colors" edito da Sperling & Kupfer.
Silvia Montemurro è una giovane e talentuosa scrittrice italiana. L'abbiamo conosciuta con il suo romanzo "Cercami nel vento". La sua è una scrittura molto realistica e romantica allo stesso tempo. 
Lo stile di Silvia è estremamente comunicativo e la sua capacità di farci vivere in prima persona la vita dei personaggi la ritroviamo anche in "Shake my colors". La scrittrice entra in punta di piedi in un mondo di passioni, dolori e tormenti. 
Una penna impugnata con forza da una mano delicata che ricama pensieri profondi di giovani adolescenti e calca su vicende più intime, intriganti senza paura o vergogna.
La bravura di Silvia si lascia cogliere in ogni sfumatura di colore. Possiamo ritrovare la sua firma in fondo ad ogni novità, in fondo a questo nuovo mondo di colori e di cocktail che si sposano perfettamente con una storia d'amore. E chi ha sempre amato la sua scrittura lo può confermare!

Ma ora andiamo a conoscere l'autrice di "Cercami nel vento" e "Shake my colors".

martedì 31 gennaio 2017

Romance e Dintorni: Follie Letterarie ci presenta Jess Michaels




Buona sera Lettrici!!!
Concludiamo la giornata parlando di una serie pubblicata dalla casa editrice "Follie Letterarie", con la serie scritta da Jess Michaels. Questi sono i titoli e se vi incuriosisce, vi lascio il link dell'intervista all'autrice.
Buone letture!

lunedì 31 ottobre 2016

Intervista a VERONICA DEANIKE, autrice di "DANNEGGIATA" e "I DUE MONDI"





Buongiorno Lettrici Compulsive, oggi ho il piacere di ospitare nel nostro libroso blog un'autrice dal talento indiscusso e che personalmente trovo divina, Veronica Deanike. Autrice talentuosa de "I due Mondi", romance contemporaneo che ha avuto un ottimo successo, posizionandosi tra i primi posti nelle classifiche dei romanzi self, e dell'ultimo suo capolavoro "Danneggiata", un romance intenso dalle tinte forti.


Veronica, innanzitutto voglio ringraziarti per la tua disponibilità, sono una tua fedele lettrice e non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo libro. Ho scoperto "Danneggiata" e me ne sono innamorata e con se ha portato la curiosità che mi contraddistingue, quindi...

sabato 24 settembre 2016

INTERVISTA NON-INTERVISTA A ROBERTO EMANUELLI



INTERVISTA NON-INTERVISTA A ROBERTO EMANUELLI


Ciao amiche compulsive, volevo godermi il weekend anchio, ma ho deciso di farlo dopo avervi rese partecipi delle mie ultime "malefatte" in ambito letterario... spero di rendere anche il vostro speciale come il mio....buona lettura!!!




Non ci posso credere! L’ho fatto davvero!
Ho rinunciato a un weekend a Capri con mia cugina per la presentazione di un libro.
Primo segnale che una passione prende il sopravvento su di te: non riesci proprio a dire di no!

Cosi eccomi qui, in un sabato qualunque di settembre. Che poi questa cosa del “qualunque” è seriamente da rivedere.
Non esistono i giorni “qualunque”, in quanto nessun giorno sarà mai uguale all’altro.

Infatti non è stato un sabato qualunque. Non ho nemmeno incontrato uno scrittore qualunque. E per finire potevo mica fare un’intervista qualunque? Impossibile!

Così sono felice di presentarvi una “non-intervista”, che una formale intervista con Roberto Emanuelli sarebbe andata totalmente in antitesi col suo personaggio così semplice e alla mano. Credo che definirlo una persona “formale” sarebbe davvero un’offesa bella e buona.

Molte di voi lo conosceranno per i link sviluppati sulle sue bellissime frasi in circolazione su facebook. Io stessa rimasi colpita da una di esse; quella che più di tutte mi è rimasta; quella che una delle mie più care amiche si è persino tatuata sulla pelle: “Siamo solo per pochi”. Molto pochi, pochissimi, aggiungerei.
Pensiero che sento mio, che interpreto a modo mio. Che condivido appieno e che tatuerò sulla mia pelle, un giorno di questi.

Pensai che “Siamo solo per pochi” fosse un libro. Lo cercai. E quando compresi che non lo era ci rimasi un po’ male, perché io quel pensiero lo volevo sviluppato. Così. Nero su bianco.

Ed eccolo qua! Il pensiero di Roberto Emanuelli: “Davanti agli occhi”.

Entro in quella stanza e lo incontro. E’ più alto di come me lo aspettavo, il viso pulito, vero, di chi guardi per la prima volta e gli affideresti la tua anima.

Si inizia a parlare del libro.

Partiamo dalla copertina: un libro azzurro cielo, intervallato da delle nuvole bianche che ricordano lo zucchero filato e, adagiata su di esse, una barchetta di carta bianca, ma “pasticciata” di mille colori.

Io il perché di questa scelta ve le devo riportare con le sue parole, perché le mie potrebbero ridurne il senso:

“La barchetta di carta è qualcosa a metà tra sogno e realtà. È sospesa nel cielo, vola, infrange le regole, disattende dinamiche precostituite. La barchetta è la metafora dell’uomo che stacca i piedi da terra per amore, mentre a occhi chiusi bacia la donna che ama. La barchetta rappresenta un modo per perdersi e ritrovarsi nel posto giusto, che poi il posto “giusto”, è semplicemente quello più vicino al nostro cuore. La barchetta è il viaggio verso e dentro noi stessi.”

La storia è quella di Luca, broker assicurativo con una forte vocazione letteraria alla quale ha rinunciato per seguire una via più sicura e meno rischiosa, non senza sofferenza. È mentre lotta contro la sua stessa natura che arriva Mary a sconvolgergli la vita….

Non vi dirò nient’altro sul libro, perché mercoledi prossimo pubblicherò la recensione: voglio tenere per me ancora tante sorprese da svelarvi quel giorno, se non vi dispiace..:-)

Anticipo solo che è un romanzo che “acchiappa” , non dalla prima pagina, ma dalla prima riga. Anzi, dalla “prefazione”.

Dopo la presentazione ci spostiamo per un aperitivo. Buffet trasformato praticamente in cena, prenotato in uno splendido locale di Cagliari: “I 7 Vizi”.
Dimentico tutto in macchina: cartelletta, penna, domande precostituite. E davanti a un bicchiere di vino rosso (io continuo a preferire il bianco ma quest’uomo un difetto lo doveva pur avere!), spaziamo su argomenti di qualsiasi genere.

Cosi salta fuori che gli piace il vino rosso (accidenti), il suo piatto preferito è la “fettina panata” con rigorosamente una sola passata nell’uovo e che non segue il calcio (ecco l’altro difetto, dal Vangelo secondo Simona).

Alla mia domanda:” cosa porteresti con te su un’isola deserta se potessi scegliere solo tre oggetti?” mi sento rispondere :

“un blocco gigantesco e infinito di fogli bianchi; penne; un oggetto qualunque che ricordi la mia famiglia..”

Chissà perché, ma avevo intuito che a carta e penna non avrebbe mai e poi mai rinunciato…;-)
Penso a quella barchetta, attraccata tra le nuvole, ai sogni che si realizzano, e mi viene la curiosità di sapere se ci sia un sogno particolare nella sua vita ancora da realizzare:

“il mio sogno era ed è quello di aderire quanto più possibile alla mia reale natura. Voglio “solo” essere me stesso, pare banale ma non lo è. Sono a metà strada, la scrittura mi salverà la vita”.

Ha una risposta a tutto. Ne approfitto, gli faccio una domanda che mi pongo da sempre ma alla quale non ho mai saputo dare una risposta: “Spiegami l’amore in poche parole…”
La risposta mi fa venire i brividi: è quella giusta. Quella che pensi: ”Cavolo, è esattamente così!” Quella che da oggi in poi mi verrà in mente ogni qualvolta quella domanda riaffiorerà nella mia testa:

“Hai presente quando per anni c’è stato un muro tra il tuo cuore e il resto del mondo? Ecco, l’amore è il momento esatto in cui senti ‘crac’ ”.

Dopo questo sono ancora più convinta che sia valsa ben la pena di rinunciare a Capri, altrochè!
Non perdetemi di vista, perché  mercoledì vi farò una recensione che, se ancora non avrete comprato il libro, lo comprerete per forza… Baci. Buon weekend a tutti…



P.s. Roberto Emanuelli, rispetto il tuo essere calcisticamente “ateo”, ma essendo a Cagliari, l’intervista (se ancora non te ne fossi accorto) andava riportata in rosso-blù …

Aspettiamo con ansia il prossimo libro: “E allora baciami”, che pubblicherà la Rizzoli il prossimo anno, per il momento grazie di tutto.



       



martedì 21 giugno 2016

RECENSIONE e INTERVISTA a GRETA SIMEONE, autrice di SARO' COME MI VUOI


Buongiorno lettrici compulsive!!! Oggi ho il piacere di parlarvi di "Sarò come mi vuoi", romanzo edito dalla CORBACCIO, fresco, ironico e con un pizzico di erotismo che non guasta mai. Inoltre, soltanto per voi, a fine recensione, potrete leggere un'intervista inedita alla misteriosa autrice Greta Simeone.


SARO' COME MI VUOI 

Autore: Greta Simeone

Editore: Corbaccio

Pagine: 277

Prezzo cartaceo: 16,00 EURO 

Prezzo ebook: 9,99 EURO

Genere: Narrativa Italiana





Questo libro è stato una piacevole sorpresa. Non avrei infatti mai potuto immaginare una lettura piccante ed altrettanto romantica. 
La protagonista di questo spumeggiante romanzo è Luigina - o più semplicemente Gina - che tuttavia di spumeggiante ha ben poco. Lei è una ragazza semplice, dall'aspetto banale, molto introversa, che non riesce ad amarsi e finisce per pensare più alla sostanza che all'apparenza.
Il calzificio per il quale ha lavorato per più di un decennio ha chiuso ed è rimasta senza lavoro. Gina vive da sola e deve pagarsi il mutuo, non può quindi stare con le mani in mano. 
Così dopo diversi colloqui senza esito, per disperazione, si presenta alla selezione per un lavoro a dir poco "particolare"... quello di venditrice a domicilio di sex toys. 
Gina ottiene il  lavoro, ma non per suoi meriti. Uno dei suoi "capi", Paolo, ha infatti scommesso con l'altro, Giovanni, che nel giro di tre mesi riuscirà a trasformare quell'anonima ragazza nella venditrice modello, sia per aspetto esteriore che per risultati nelle vendite.

Tutto ha quindi origine da questa scommessa.

giovedì 19 maggio 2016

Intervista: Irene Val "Dopotutto, posso farcela"


Buonasera cari lettori! 
Oggi ho Intervistato per voi un'autrice emergente che vorrei farvi conoscere meglio perchè secondo me è bravissima! Irene Val, con il suo romanzo "Dopotutto, posso farcela" mi ha fatto riflettere tanto sul mondo degli adolescenti e sui loro sentimenti.

giovedì 12 maggio 2016

Intervista speciale...

Ciao a tutti, in attesa di finire la mia recensione sul fantastico libro che vi presenterò la prossima settimana ma di cui preferisco non anticipare nulla, questa settimana spazierò su un argomento comunque a me molto caro: i libri in Braille. Perché non so se a Voi sia mai capitato di immaginare cosa potrebbe accadere se i vostri occhi non fossero più in grado di farvi fare ciò che più amate fare: guardare un tramonto, notare i particolari di un viso amato, leggere un libro dietro l’altro. Io ci ho pensato infinite volte e la risposta era sempre la stessa: non ci sarei riuscita. Ero certa che avrei potuto fare a meno di tutto, tranne che dei miei occhi. Tutto ciò finchè non ho conosciuto un’amica speciale, che ha fatto di una debolezza, l’ipovisione, una forza: lei si chiama Mari, ed oggi la intervisterò per voi.

  

                                       



D. Ciao Mari, scusa innanzitutto se ti ho monopolizzato il pomeriggio, ma vorrei rispondessi a quattro domande, poi giuro che ti lascerò andare. Ci racconti come sei diventata ipovedente?
R. Così, di punto in bianco. Inizialmente mi si è offuscata  la vista. Sono andata al Pronto Soccorso dove mi è stata diagnosticata una congiuntivite, poi col passare delle settimane è peggiorato. Da lì la diagnosi: “retinopatia diabetica proliferante”. Il visus attuale è di 1/20 nell’occhio destro e solo la percezione della luce in quello sinistro. Praticamente ci vedo benissimo!! (Dice sorridendo)

D. Se volessi leggere un libro?
R. Al momento riesco ancora a leggere col videoingranditore o  un software di ingrandimento che mi consente di zoomare al massimo.


D. Hai comunque deciso di fare un corso per la lettura in braille, ci spieghi come funziona?
R. Esistono varie tecniche per la scrittura in Braille. Quelle che hanno presentato a me sono la macchina dattilobraille, che consente di scrivere come fate voi normalmente “da sinistra verso destra” oppure la classica tavola rigata fornita di un righello forato con tanti piccoli rettangoli e un punteruolo che consente di scrivere attraverso i rettangolini imprimendo nel foglio (ovviamente di carta più spessa di quella normale) le lettere. In questo secondo caso si scrive da destra verso sinistra in modo che quando si toglie il foglio dalla tavola, girandolo si possa leggere da sinistra verso destra.  In ogni rettangolino del righello esistono 64 combinazioni tra lettere, numeri e punteggiatura.


D. Quando hai imparato a leggere “normalmente” eri molto piccola, non tutti lo ricordano (io per esempio ho un vago ricordo del primo libro letto, che avevo preso in prestito dalla libreria della scuola e che s’intitolava “Non, l’asinella senza pari” ma che non ho mai dimenticato) ma pensandoci un po’,visto che utilizzi entrambi i metodi di scrittura, quello in Braille è più difficile?
R. In realtà stai reimparando a leggere e scrivere in un modo nuovo. È come imparare una nuova lingua, usando però il tatto. Alla fine diventa una cosa naturale.

D. Grazie per la tua disponibilità Mari, l’intervista è finita.
R. Grazie a voi, un saluto a tutti i vostri lettori.

Detto ciò si alza con la disinvoltura di chi, anche senza bisogno della vista si sente perfettamente a suo agio in giro per il mondo, alla faccia mia, che mi sento continuamente disorientata anche con 10/10, e solo in questo momento mi viene in mente la famosa frase del Piccolo Principe: “L’essenziale è invisibile agli occhi..”
Da oggi mi impegnerò anch'io….a guardare col cuore.
Buona Serata a Voi….


domenica 1 maggio 2016

"LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO" - Seconda fermata

Buon 1° maggio a tutti!
Le lettrici compulsive sono al lavoro anche oggi per continuare questo viaggio alla scoperta di questo libro.
Pronti per la seconda fermata? Anche oggi vi proponiamo alcuni frammenti dell'intervista a Salvatore Basile accompagnata da qualche estratto per farvi sognare.



D. Mancano pochi giorni all'uscita di questo meraviglioso libro... Cosa ti aspetti da questo viaggio? 
R. Non so cosa aspettarmi. Mi auguro che lo leggano in tanti e che piaccia, che regali qualcosa, anche solo qualche ora di intrattenimento o di riflessione. E che resti nei ricordi di chi l'ha letto.









sabato 30 aprile 2016

"LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO" - Prima fermata

Buon Sabato amici lettori!
Oggi inizieremo un viaggio con voi, alla scoperta del libro che ha dato vita al nostro blog. Un romanzo che ci ha conquistate colorando la nostra vita con il suo arcobaleno di colori in tutte le sue sfumature. In questa prima fermata vi presentiamo il libro facendo due chiacchiere con l'autore.




Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai.C'è sempre un colore che può illuminare i nostri sogni.
Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario. Lo ripone nella valigia, promettendo di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza dalla banchina. Sono passati vent’anni da allora...




Parliamo del titolo del libro, da lettrici siamo affascinate dalla scelta dei titoli perché, a parer nostro, sono la cosa che per primo colpisce il lettore! Questo titolo è stato scelto da te? Raccontaci cosa c'è dietro...  

Il titolo di un romanzo è... un viaggio. C'è un titolo di partenza (il mio era Oggetti smarriti) che quasi mai è il definitivo. Terminato il romanzo, iniziano le proposte, le discussioni, le lunghe liste. "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" è il risultato finale di tanto lavoro, è arrivato da Garzanti e mi ha subito conquistato.


Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?

La voglia di raccontare una rinascita. L'esigenza di trovare una luce sul fondo del tunnel nel quale ci ritroviamo tutti, soprattutto in questi tempi difficili. Le persone che vedo mentre leggono libri nei posti più impensati, circondate da altre persone immerse a digitare sui cellulari. La voglia di rivolgermi a loro come un amico che racconta una storia. E poi... la scimmia che ti sale sulle spalle e ti ordina di raccontare ciò che senti. 


Tu sei un viaggiatore attento ai colori della vita?

Se ami la lettura e la scrittura, non puoi non essere attento ai colori della vita. Semplice, no?



Parliamo di te. Chi è Salvatore Basile nella vita di tutti i giorni?    

Ogni tanto... mi sento un oggetto smarrito. Sono uno che trascorre la maggior parte della giornata seduto a scrivere sceneggiature e a cercare nuovi spunti un po' dovunque, che si sente un miracolato perché può vivere del lavoro che ama, che ha nostalgia degli amici dell'infanzia... e che sogna di aprire, da vecchio, una taverna sul mare, andare a pesca e cucinare di sera per i suoi clienti. Oltre a questo, cerco costantemente di essere un padre presente, col timore di non riuscirci.


martedì 5 aprile 2016

Intervista esclusiva a Ilaria Soragni, autrice di MESS ed - Leggereditore



Lettrici compulsive, la settimana scorsa è uscito il libro di Ilaria Soragni, MESS per LEGGEREDITORE, e oggi colgo l'occasione per segnalarvi un'intervista all'autrice, su Twitter, che avverrà domani pomeriggio a partire dalle 16!!!

mercoledì 30 marzo 2016

Intervista: Marisa Salabelle "L'estate che ammazzarono Efisia Caddozzzu" ed. Piemme




Vi è piaciuta l'intervista di ieri? Oggi vi lascio la chiacchierata fatta con Marisa Salabelle, autrice Piemme. Ho avuto il piacere di assistere alla presentazione del suo libro, qualche mese fa, alla Feltrinelli di Cagliari. Sono rimasta colpita dal titolo del libro, qui i sardi possono ben capirmi, la lettura è stata una piacevole sorpresa. Curiosi? Non posso fare una recensione in questo post perchè è dedicato all'intervista. Mi dispiace ma dovete aspettare... Faccio ancora un pochino la misteriosa.

1. Che tipo di lettrice sei?
Ho sempre amato molto leggere. Da bambina ho divorato i classici della letteratura per l’infanzia, da ragazza ho letto i grandi autori della letteratura dell’Ottocento e del Novecento. Sono anche una grande lettrice di gialli, dalla superclassica Agatha Christie fino al giallo americano e svedese… Nella narrativa, mi piace spaziare tra gli autori di diverse nazioni. Tra i miei preferiti ci sono Alice Munro, Philip Roth, Ian McEwan, Haruki Murakami. 

2.Come è nata l'idea di questo libro?
Il libro si è costruito piano piano intorno a una serie di spunti: la protagonista brutta, sgraziata, dal carattere aspro, un’antieroina altruista e generosa ma non priva di un suo lato oscuro… i ricordi di Cagliari e della mia infanzia, gli anni ’70 in una cittadina di provincia come Pistoia… e poi naturalmente mi ci volevano un delitto e delle indagini, e così intorno a queste idee si è formata la storia di Efisia.

3.Qual è stata la tua reazione alla notizia della pubblicazione da parte della Piemme?
È stata una sorpresa incredibile, non riuscivo a crederci. Dopo vari tentativi di trovare un editore al mio romanzo, tutti andati a vuoto, per una serie di coincidenze sono entrata in contatto con un’agenzia, la Walkabout Literary Agency. Un pomeriggio, inaspettatamente, Fiammetta, la mia agente, mi ha telefonato dicendomi: «Buone notizie! Piemme ha deciso di pubblicare il tuo romanzo!» Ricordo che ero a casa dei miei genitori e che tutti siamo rimasti entusiasti di questa bellissima notizia.

4.Che rapporto hai con i lettori?
Quando una persona scrive, e soprattutto quando riesce a pubblicare la sua opera, il suo più grande desiderio è quello di essere letta. In questo senso posso dire di avere avuto grosse soddisfazioni perché, dopo che il libro è uscito, ho cominciato a ricevere messaggi da persone che lo avevano letto e apprezzato. Molti erano miei amici e conoscenti, ma col tempo mi è successo di essere contattata anche da persone estranee, che hanno postato un commento sul mio profilo Facebook, o sul mio blog, o su qualche sito come amazon e anobii. Questi commenti, che sono di lettori comuni, mi riempiono di gioia, oltre naturalmente alle recensioni, che sono state numerose e tutte molto belle.

5. Parlaci del tuo libro...
È una specie di giallo, nel senso che c’è un delitto, ci sono delle indagini e alla fine c’è la soluzione, ma principalmente è imperniato sulla figura della protagonista, Efisia, una donna che, come ho detto sopra, non ha nessun requisito per piacere: non è bella, non è simpatica, non ha particolari doti. È dura, tenace, è una donna capace di generosità e dedizione ma ha anche degli aspetti negativi nella sua personalità, come tutti noi, del resto. Molte persone mi hanno detto che si tratta di una storia amara, e in effetti è così.

6. Hai altri libri in progetto?
Certamente! Ma per scaramanzia preferisco non parlarne. 

7. Salutiamoci con una citazione…
Voglio citare qualche verso di uno dei poeti che amo di più, Eugenio Montale. Un’esortazione a non arrendersi, a puntare sempre verso il proprio obiettivo.
 "Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: «più in là»".

 Grazie Marisa per la chiacchierata! Come sempre aspetto i vostri commenti. 
 

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