Recensione: IL MONDO NON MI DEVE NULLA di MASSIMO CARLOTTO
Ciao a tutti, questa settimana mi discosterò ulteriormente dal mio genere preferito per parlarvi di un libro che mi ha molto colpita.
Questo perchè ogni tanto mi piace uscire dagli schemi e osare con libri che più che colpirmi a primo impatto, mi incuriosiscono. E con questo libro, Carlotto c'è riuscito al 100%.
"Tu non sei uomo da fiori, profumi e vestiti. Rassegnati. Tu sei da cioccolatini".
Rimini. Adelmo, un ladro stanco e sfortunato, nota una finestra aperta sulla facciata di una ricca palazzina. La tentazione è irresistibile e conduce l'uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise, la stravagante padrona di casa, una croupier tedesca che si gode la pensione al mare. Nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbero ricoprire e tra violenza e comicità si sviluppa un rapporto strano, bizzarro ma allo stesso tempo complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Adelmo cerca di arginare la precarietà che lo sta allontanando da un'esistenza normale, Lise invece è convinta di non avere più crediti da riscuotere dal mondo intero. Sono infinitamente lontani, nulla li accomuna, eppure entrambi cercano il modo di essere compresi e amati dall'altro. Ma l'amore, anche se si regge su ineluttabili fragilità, può essere in grado di soddisfare desideri, salvare esistenze, rimettere a posto le cose. Il cuore di Rimini pulsa tranquillo in attesa dell'arrivo chiassoso dei turisti. Adelmo è felice quando gira in bicicletta nelle vie della sua città cantando a squarciagola. Lise invece sogna che Rimini si stacchi dalla terra e vada alla deriva per l'eternità.
Comprai questo libro uno dei pochissimi giorni all'anno in cui prendo l'autobus per tornare a casa da lavoro. Quel giorno entrai in edicola a comprare il biglietto per il bus.
Lui era lì che "mi fissava". Istintivamente lo presi tra le mani e iniziai a leggere la trama e, nonostante si discostasse parecchio dai generi soliti che mi piacciono, stimolò la mia curiosità.
Lo ammetto, un pò rimasi colpita dalla copertina: quella donna così raffinata, adagiata su quel divano un pò retrò aveva un non so che di bello, un pò come se dicesse:" ho qualcosa da trasmetterti".
Così uscii dall'edicola con il biglietto del bus in una mano e il libro nell'altra.
Lo lessi in un solo pomeriggio, e non solo perchè breve, ma perchè si lasciava leggere che era una bellezza. E più lo leggevo e più vedevo le scene scorrere davanti a me esattamente come la rappresentazione teatrale nata da esso.
Cosi ve l'ho voluto proporre.
La vicenda si svolge in una Rimini che si prepara all'ennesima estate gloriosa.
Adelmo è un fallito, ladro per necessità, che nota una finestra aperta con la luce accesa. Decide cosi di entrare a rubare in quella casa non sapendo che invece ci troverà dentro la proprietaria, Lise, una donna tedesca in pensione, ex croupier nelle navi da crociera. Una donna oramai al tramonto nonostante conservi ancora gran parte della sua bellezza passata e negli occhi abbia ancora il ricordo dei fasti vissuti.
Lise, anzichè urlare, chiamare la Polizia o fare qualsiasi cosa avrebbe fatto una donna normale di fronte a un ladro, reagisce in maniera totalmente distaccata e sicura di sè stupendo non solo il lettore, ma anche il co-protagonista.
"Ti sei decisa a darmi del tu" constatò con dolcezza. "Lo sai che mi faceva strano sentirmi dare del Lei? Però mi piaceva, una sensazione nuova... Com'é che ti chiami? Il mio nome è Adelmo."
Nasce tra i due una forte amicizia, un legame a filo doppio. Qualcosa di inspiegabile visto che le due personalità sono agli antipodi: un amore particolare che ci porterà a seguirli sino alla fine.
In questo racconto si intrecciano importanti temi sociali trattati magistralmente con la giusta ironia. Vi assicuro, nelle opere che poi diventano piece teatrali, non è semplice riuscire a non cascare nel noioso. Io che amo la verve, la sorpresa, l'azione tendo ad annoiarmi facilmente. Carlotto è riuscito dove molti hanno fallito: prende! E' dinamico di mente. Ed è un interesse nuovo che mi piace.
Inutile dirvi che leggerò anche tutti gli altri. Voi?
Io lo assocerei a un bellissimo abito da sera colmo di pailettes.
Un omaggio al passato della protagonista, Lise. Un passato che, riposto chiuso in un armadio smette di luccicare. Ma poi all'improvviso arriva la persona giusta, il nostro Adelmo, a tirarlo nuovamente fuori per ricordarci quanto possa ancora illuminarci lo sguardo.
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