Buongiorno cari lettori!
Il romanzo di cui vi parlo oggi è un distopico edito dalla DeAgostini, nelle ultime settimane avrete sicuramente sentito parlare di "Flawed gli imperfetti". Ringrazio la casa editrice per la graditissima sorpresa, non potevo desiderare di meglio.
Cosa mi è piaciuto di questo libro? Tutto! Amo questo genere e quando i libri sono scritti bene, li divoro in poche ore...
Cittadini modello e "imperfetti", chi può decidere la categoria da assegnare? Il giudice Crevan e se decide di marchiarti con la F sulla pelle, non potrai più fare parte della società civile dove tutto e tutti devono essere perfetti!
"<<Ma che cosa ha fatto Angelina?>> chiedo di nuovo.
<<Come forse saprete, Angelina ha fatto un viaggio all'estero con sua madre, qualche anno fa, per poter ricorrere all'eutanasia, che qui da noi è illegale.>>
<<Ma ha seguito la volontà di sua madre e l'ha accompagnata in un Paese dove invece è legale>> ribatte Juniper.
<<Non ha fatto niente contro la legge.>>
<<Se è per questo noi siamo un tribunale a tutti gli effetti, la nostra è solo una valutazione della sua indole, e crediamo che l'aver deciso di andarsene in un altro Paese per compiere quell'atto sia indice di una moralità Fallata. Se il governo avesse conosciuto le sue intenzioni, avrebbe anche potuto impedirle di partire.>>
Una civiltà dove non c'è spazio per gli imperfetti, quella descritta perfettamente dall'autrice Cecelia Ahern. La protagonista del romanzo è una ragazza modello, finchè non decide di ribellarsi alle regole del tribunale, portando una Fallata nei posti non riservati a loro, per aiutarla.
E questa cosa il giudice da lei non se l'aspetta proprio, da lei che è la fidanzata di suo figlio Art (abbastanza str.... a mio parere). Celestine colleziona un marchio dopo l'altro e posso dire che è sicuramente molto coraggiosa perchè il giudice non ci andrà per niente "leggero" con lei, anzi.
"Quando esco dall'anticamera e mi incammino nel corridoio lungo e stretto che porta alla camera della Marchiatura, vedo Carrick sulla stessa panca dove il giorno prima eravamo seduti insieme, scortato da Funar. La guardia sogghigna: si capisce che è contento della mia situazione e del fatto che Carrick sarà costretto ad ascoltare. Carrick mi sentirà urlare. La mia famiglia mi sentirà urlare. Io griderò.
No, non permetterò che accada. Non glielo lascerò fare. Non urlerò.
E' la prima volta che mi sento davvero fiera, ribelle."
In questo libro troverete descrizioni ben curate e a volte talmente realistiche da sentire sulla propria pelle gli stati d'animo dei personaggi, descritti perfettamente dall'autrice. Sicuramente la scena della Marchiatura me la ricorderò per un bel pò.
In
un futuro non molto lontano, il giudice Crevan è a capo della Gilda,
uno speciale tribunale con il compito di condurre una spietata crociata
contro l’immoralità. È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino
modello e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a
fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.
Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel
mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una
fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan.
Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e
sente di doverlo aiutare. D’un tratto, ciò che ha sempre ritenuto giusto
non lo è più, perché la compassione è più forte. Più forte della legge e
delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di
soccorrere il pover’uomo e quel gesto si ripercuote su di lei con
conseguenze drammatiche. Allontanata dalla famiglia, arrestata e
umiliata, la ragazza viene trascinata in tribunale davanti a Crevan. E
proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere
marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada
di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un ragazzo misterioso e
affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.
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