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mercoledì 30 marzo 2016

Intervista: Marisa Salabelle "L'estate che ammazzarono Efisia Caddozzzu" ed. Piemme




Vi è piaciuta l'intervista di ieri? Oggi vi lascio la chiacchierata fatta con Marisa Salabelle, autrice Piemme. Ho avuto il piacere di assistere alla presentazione del suo libro, qualche mese fa, alla Feltrinelli di Cagliari. Sono rimasta colpita dal titolo del libro, qui i sardi possono ben capirmi, la lettura è stata una piacevole sorpresa. Curiosi? Non posso fare una recensione in questo post perchè è dedicato all'intervista. Mi dispiace ma dovete aspettare... Faccio ancora un pochino la misteriosa.

1. Che tipo di lettrice sei?
Ho sempre amato molto leggere. Da bambina ho divorato i classici della letteratura per l’infanzia, da ragazza ho letto i grandi autori della letteratura dell’Ottocento e del Novecento. Sono anche una grande lettrice di gialli, dalla superclassica Agatha Christie fino al giallo americano e svedese… Nella narrativa, mi piace spaziare tra gli autori di diverse nazioni. Tra i miei preferiti ci sono Alice Munro, Philip Roth, Ian McEwan, Haruki Murakami. 

2.Come è nata l'idea di questo libro?
Il libro si è costruito piano piano intorno a una serie di spunti: la protagonista brutta, sgraziata, dal carattere aspro, un’antieroina altruista e generosa ma non priva di un suo lato oscuro… i ricordi di Cagliari e della mia infanzia, gli anni ’70 in una cittadina di provincia come Pistoia… e poi naturalmente mi ci volevano un delitto e delle indagini, e così intorno a queste idee si è formata la storia di Efisia.

3.Qual è stata la tua reazione alla notizia della pubblicazione da parte della Piemme?
È stata una sorpresa incredibile, non riuscivo a crederci. Dopo vari tentativi di trovare un editore al mio romanzo, tutti andati a vuoto, per una serie di coincidenze sono entrata in contatto con un’agenzia, la Walkabout Literary Agency. Un pomeriggio, inaspettatamente, Fiammetta, la mia agente, mi ha telefonato dicendomi: «Buone notizie! Piemme ha deciso di pubblicare il tuo romanzo!» Ricordo che ero a casa dei miei genitori e che tutti siamo rimasti entusiasti di questa bellissima notizia.

4.Che rapporto hai con i lettori?
Quando una persona scrive, e soprattutto quando riesce a pubblicare la sua opera, il suo più grande desiderio è quello di essere letta. In questo senso posso dire di avere avuto grosse soddisfazioni perché, dopo che il libro è uscito, ho cominciato a ricevere messaggi da persone che lo avevano letto e apprezzato. Molti erano miei amici e conoscenti, ma col tempo mi è successo di essere contattata anche da persone estranee, che hanno postato un commento sul mio profilo Facebook, o sul mio blog, o su qualche sito come amazon e anobii. Questi commenti, che sono di lettori comuni, mi riempiono di gioia, oltre naturalmente alle recensioni, che sono state numerose e tutte molto belle.

5. Parlaci del tuo libro...
È una specie di giallo, nel senso che c’è un delitto, ci sono delle indagini e alla fine c’è la soluzione, ma principalmente è imperniato sulla figura della protagonista, Efisia, una donna che, come ho detto sopra, non ha nessun requisito per piacere: non è bella, non è simpatica, non ha particolari doti. È dura, tenace, è una donna capace di generosità e dedizione ma ha anche degli aspetti negativi nella sua personalità, come tutti noi, del resto. Molte persone mi hanno detto che si tratta di una storia amara, e in effetti è così.

6. Hai altri libri in progetto?
Certamente! Ma per scaramanzia preferisco non parlarne. 

7. Salutiamoci con una citazione…
Voglio citare qualche verso di uno dei poeti che amo di più, Eugenio Montale. Un’esortazione a non arrendersi, a puntare sempre verso il proprio obiettivo.
 "Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: «più in là»".

 Grazie Marisa per la chiacchierata! Come sempre aspetto i vostri commenti. 
 

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