Buongiorno a tutte e tutti voi!
Oggi abbiamo il piacere di ospitare, sul blog, un giovane e talentuoso scrittore che ci presenta il suo libro "Una vita di corsa". Stiamo parlando di Ermanno Tamburrano scrittore pugliese.
Vi lasciamo in compagnia della sua curiosa intervista, buona lettura.
"Tutto ciò che di meraviglioso i sensi
affinano, rimarrà indelebile nella memoria."
Ermanno Tamburrano.
Chi è Ermanno?

Come è nato il tuo
libro?

Quali sono i luoghi
che preferisci quando scrivi?
Scrivo a casa, in solitudine, con della musica che seleziono in sottofondo, o nel silenzio quando rileggo e correggo. Ho bisogno di concentrarmi per tuffarmi con l’immaginazione nella storia e lasciarmi guidare dal flusso che esula dalla vita reale anche se magari la racconta. Non sono uno di quelli che potrebbe scrivere in un bar, o all'aperto, o tra la gente che passeggia. Non ci ho mai provato a dire il vero, ma non mi immagino a scrivere senza la tranquillità degli scenari che mi rassicurano e che raggiungo quando sono solo.
Chi ha letto per
primo la tua opera?
Oltre a Giulia, mio padre e le mie sorelle. Mio padre è un assiduo lettore, appassionato soprattutto dei grandi classici, e se posso permettermi un vanto, il nome Ermanno è stato scelto dopo aver letto il Lupo nella steppa di Hermann Hesse. Mi fido del loro giudizio critico e oggettivo, attento a dare consigli e anche a bacchettarmi quando necessario. Non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia.
Pensi di continuare a
scrivere?

Quali libri preferisci?
Non ho un genere, preferisco i libri scritti bene. Scritti per raccontare perché si è immersi nella storia, quei libri con cui crei un legame, che ti rapiscono i pensieri e non appena hai un attimo di tempo ti rituffi nella trama, in attesa di colpi di scena e del finale. I libri veri insomma, non quelli scritti a comando, voglio leggere vita, voglio conoscere i personaggi, sentire le sfumature dei sentimenti attraverso una scrittura che rapisce e non appesantisca. Adoro sognare e la lettura mi deve portare per mano a visitare ciò che la realtà a volte non può offrire.
Grazie Ermanno, è stato un piacere parlare con te!!!
Ora un piccolo estratto dal suo libro "Una vita di corsa".
Ora un piccolo estratto dal suo libro "Una vita di corsa".
<<Marco ascoltava in silenzio. Lanciava dei piccoli sassi che formando cerchi concentrici scuotevano la calma piatta del lago, non disturbato da correnti.
“Quindi bisogna comunque avere la forza di reagire?” chiese rassegnato il ragazzo. “Provarci anche se non arriveremo a nulla?”
“Arriverai sempre da qualche parte, solo stando fermi gli eventi ci sovrastano. Resisti, corri e suda per i tuoi sogni, disperati un attimo ma riparti con più forza. Avrai la fortuna, quando sarai al traguardo, di scoprire un risultato inaspettato e altrettanto meraviglioso di quello desiderato”.
Roberto lo strinse a sé, sussurrandogli quello che il suo cuore accompagnato da quel quadro naturale gli suggeriva, disegnando parole che la sua storia aveva intinto nei colori della sua esperienza di nomade solitario.
“Ricorda che la felicità non è solo nella meta raggiunta, ma l’intero viaggio renderà il ricordo indimenticabile e degno di essere vissuto”.>>
Grande Ermanno!
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