LA RAGAZZA NEL PARCO di ALAFAIR BURKE
ed. PIEMME
ed. PIEMME
Vi è mai capitato di desiderare cosi tanto una cosa da non veder l’ora di farla?Certo, altrimenti non sareste umani ma semplici pezzi di ghiaccio. A me capita di continuo, e col tempo anziché passarmi, quei desideri aumentano, si moltiplicano tra loro, si estendono. Io ho un cassetto strapieno di cose che desidero fare: spiegazzate, appallottolate alla rinfusa, disordinate, variegate; alcune “soft”, altre totalmente folli.
Questa settimana ho aperto nuovamente quel cassetto e mi è caduto tra le mani questo libro: lo avevo da un po’, ma tra una recensione e l’altra mi sfuggiva sempre l’attimo, quel momento del “Si, lo faccio!” definitivo...
La ragazza nel parco
AUTORE: Alafair Burke
GENERE: THRILLER
PAGINE: 316
PREZZO: Formato kindle € 9,99 -
Copertina rigida € 15,73
Staccare dal genere di cui di
solito mi occupo mi ha fatto bene: in primo luogo perché ho iniziato ad
apprezzarne un altro (il thriller) che ingiustamente trascuro, e in secondo
luogo perché quando tornerò al “romanzo” lo apprezzerò ancora di più.
Ma veniamo al libro.
La storia è avvincente. Lui è Jack
Harris, famoso scrittore arrestato ed accusato di un triplice omicidio avvenuto
in Hudson Parkway a New York.
A convincere la polizia della sua colpevolezza
bastano due semplici prove: il nome di una delle tre vittime è Malcolm Neeley, genitore
di un ragazzo affetto da disturbi psichici che pochi anni prima aveva compiuto
una strage alla Penn Station (dove la moglie di Jack venne uccisa nel tentativo
di fermare il killer) e la prova stub risulta essere positiva sugli abiti, anche se
non sulle mani del protagonista.
Lei invece è Olivia Randall, avvocato di
successo. Il giorno del triplice omicidio riceve la chiamata di Buckley Harris,
la figlia di Jack, che la prega di difendere il padre.
Ma Olivia non è un avvocato qualsiasi: è il
grande amore di Jack, e sua figlia l’ha sempre saputo. È colei che gli aveva
spezzato il cuore e l’aveva portato (tradendolo per portarlo a lasciarla) ad entrare in cura in una clinica
psichiatrica.
Olivia è combattuta se accettare
il caso o affidarlo ad un altro avvocato estraneo alla loro vita, ma alla fine
i sensi di colpa e il desiderio di rimediare alla sofferenza causata al suo ex
fidanzato nel passato, la porteranno ad accettare il caso.
“Posso mandarti dei nominativi di altri
avvocati, per email, così…”
“No, lo deve aiutare lei. È il minimo che possa
fare, dopo quello che gli ha fatto.”
“Stai dicendo che conosco tuo padre?” Troppi clienti sono convinti che, poiché li
hai rappresentati in un’occasione, automaticamente diventi il loro avvocato a
vita.
“Mi chiamo Buckley Harris. Mio padre è Jack
Harris. E, mi creda: è in guai seri.”
Il processo porterà la difesa a
sostenere la tesi di un complotto ai danni di Jack: qualcuno ha attirato la sua
attenzione tempo prima.
Una misteriosa ragazza vestita in abito da sera, seduta
su un prato a sorseggiare champagne dalla bottiglia è colei che Charlotte, la
migliore amica di Jack, ricerca con un annuncio su un giornale, per consentire
all’amico di ritrovarla. “Madeline” risponde via mail, e da appuntamento a Jack
con un messaggio codificato che lo porta sul luogo dov’è ambientato l’ultimo
romanzo letto da entrambi. Ma lei non si presenterà mai e lui si ritroverà nel
luogo sbagliato al momento sbagliato: avverrà proprio lì la sparatoria in cui
perderanno la vita tre persone. Una di queste, il padre dell’assassino di sua
moglie; uomo che lui ha sempre odiato, in quanto fu la sua negligenza che portò
il figlio a compiere la strage alla Penn Station. L’inizio di un incubo per
lui.
Ma Jack é veramente innocente?
O dietro quell’uomo fragile si nasconde un “lato oscuro” che lei non conosce? A
metterle il dubbio è Ross, ex collega del fratello defunto di Jack, Owen.
“Insomma, io credo che anche Jack abbia un lato
oscuro”.
“Un lato oscuro? Dimentichi che ho passato anni
con lui”.
“E tu dimentichi che ho lavorato anni come
poliziotto. Gli ho visto un guizzo negli occhi quel giorno, quando gli è caduta
la borsa e il contenuto si è rovesciato a terra. Avevo visto qualcosa che lui
non voleva mostrare. Avevo sbirciato oltre la facciata leggera e allegra che
mostrava al mondo. E io sospetto che sia stato proprio questo lato oscuro a
farlo ricoverare in una clinica psichiatrica alla morte di Owen. E ora, dopo
tutti questi anni, con un uomo come Malcolm Neeley, chissà fino a dove l’ha
spinto questa sua oscurità.”
La verità la scoprirete, a
sorpresa, solo alla fine.
La scrittura è scorrevole, mai
noiosa e sempre travolgente.
Il lettore viene continuamente
coinvolto negli avvenimenti come fosse partecipante esso stesso alle indagini e
ai fatti.
Le descrizioni sono dettagliate ma
mai pesanti.
Difficile non annoiare il lettore
parlando spesso di capi d’imputazione,
processi vari e salti nel passato. Alafair Burke c’è riuscita.
È grazie a lei se ora mi dedicherò
almeno una volta al mese a un giallo o thriller: questo è il mio nuovo
desiderio. La ragazza nel parco ha intrappolato pure me!!!
Questa settimana la scelta è
facilissima. Sarebbe senza ombra di dubbio un impermeabile scuro. Scuro come
l’anima di chi combatte le sue battaglie interiori. Impermeabile come chi non
ha più voglia di fidarsi del mondo. Misterioso come le verità nascoste sotto.
Saranno belle o brutte? L’importante è scoprirle…buona lettura amici e amiche…
Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall'altro lato della cornetta, la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni. Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov'era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando...
Bellissima recensione Simona!Sei riuscita ad incuriosirmi e non vedo l'ora di leggerlo anche io.
RispondiEliminaBellissima recensione Simona!Sei riuscita ad incuriosirmi e non vedo l'ora di leggerlo anche io.
RispondiEliminaGrazie Sara, il mio intento era proprio quello di incuriosirvi!!!
RispondiEliminaChe bella recensione! Mi incuriosisce molto questo libro!
RispondiEliminaVery thoughtful blog
RispondiElimina