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martedì 29 marzo 2016

Recensione: LA PRIMA VOLTA PER SEMPRE (Puffin Island) di Sarah Morgan





Titolo: la prima volta per sempre
Autore: Sarah Morgan
Editore: Harper Collins italia
Pagine: 353
Genere:  Contemporary romance





È un'estate di prime volte per Emily Donovan. Nel momento in cui mette piede sul traghetto che la porterà a Puffin Island insieme alla nipotina di cui ora si deve prendere cura, le è ben chiaro in mente che niente sarà più come prima e che la sua vita sta per cambiare drasticamente. Come potrà tenere al sicuro una creatura così fragile e indifesa come la piccola Lizzy? E come riuscirà a convivere con il panico irrazionale che l'assale di fronte all'oceano su un lembo di terra che ne è completamente circondato? Eppure, inspiegabilmente, l'isola comincia a operare la sua magia ed Emily, respiro dopo respiro, riscopre sicurezza, fiducia e serenità. E un uomo che le fa battere forte il cuore.
A Ryan Cooper basta un solo sguardo per capire che la nuova arrivata nasconde più di un segreto in quegli occhi bellissimi e guardinghi, e meno ancora per riconoscere che l'alchimia tra lui ed Emily è fortissima. E pericolosa. Eppure il carismatico proprietario del locale yacht club sa di non avere scelta. Negare l'attrazione tra di loro è solo una perdita di tempo. Meglio abbandonarsi alla corrente di desiderio e vedere dove li porterà.




Primo romanzo della trilogia Puffin Island di Sarah Morgan che dà inizio a una nuova saga. “La prima volta per sempre” ci fa conoscere Emily, la protagonista di questo romanzo, che in seguito alla morte della sorella attrice che non sente più da anni, si ritrova a ereditare la nipotina Juliet, mai conosciuta. Emily è così catapultata in ruolo che non avrebbe mai pensato di ricoprire, fare la mamma. La piccola Juliet è assediata da uno stuolo di giornalisti, e per proteggerla, Emily decide di trasferirsi a Puffin Island, una piccola isola nel Maine, dove ha trascorso tante bellissime estati con le sue migliori amiche Brittany e Skylar, con cui ha un legame forte ed indissolubile. Amiche dai tempi dell’università, inseparabili, si fanno una promessa. Se alle tre fosse servito un aiuto, si sarebbero aiutate senza fare domande. Il primo vero legame che Emily stringe senza paura.

               
Facciamo una promessa. Se una di noi finisse nei guai, le altre l’aiuteranno, senza fare domande.            

Emily, trovandosi in difficoltà e in fuga, chiede subito aiuto a Brittany, che mette a disposizione la sua casa, ereditata dalla nonna Kathleen, porto sicuro per le tre ragazze. Ma quando il destino ci mette lo zampino, e in questo caso con un aiutino da parte di Brittany, tutto viene stravolto, e le sicurezze di Emily, già messe a dura prova dalla presenza della piccola nipote, Juliet/Lizzy, vengono meno. Emily nasconde un passato che la riempie di paure, ha eretto intorno a se stessa uno spesso muro, e fa di tutto per non affezionarsi alle persone.


«Avere una famiglia non significa smettere di vivere, anche se è facile capire perché tu lo pensi, dopo quello che ti è capitato. Ti trattavo come un adulto, ma tu eri solo un ragazzo, ancora impegnato a capire come girava il mondo e quale posto c’era per te sulla grande scena della vita.»


Questo muro inizia a sgretolarsi con la comparsa di Ryan, amico di vecchia data di Brittany, che ha promesso a quest’ultima di dare un’occhiata a Emily. Tra di loro c’è un’attrazione istantanea, ma entrambi cercano di soffocare questo bisogno che hanno l’uno dell’altra. 



«Non può esserci un noi, Ryan.» «C’è già.» Lui superò lo spazio che li divideva e le prese il viso tra le mani. «È nato nel momento in cui mi hai aperto la porta quel primo giorno al cottage. C’era quando mi hai confidato i tuoi segreti, quando mi hai chiesto di insegnarti a nuotare, quando hai accettato di uscire in barca con me e soprattutto quando abbiamo fatto l’amore...»

Per Emily sarà un’estate di scoperte e di prime volte. Riuscirà a superare le sue paure, dalla più profonda per l’acqua dell’oceano, romperà le catene che la tengono legata a un passato drammatico. In questo racconto la Morgan tratta tematiche forti ed introspettive sempre con molta delicatezza. Si parla di perdita e di paure ma anche di affetti come l’amicizia e l’amore. La crescita di un amore come madre per Lizzy e come compagna per Ryan. Ryan, un personaggio per alcuni versi misterioso, che nasconde un passato tumultuoso, ma sempre presente nei momenti di difficoltà per Emily e la piccola Lizzy. Ryan, gioca un ruolo chiave nella rinascita di Emily, complice un'allegra cittadina, che ha accolto con molta dolcezza le due straniere.







Se fosse una canzone "La prima volta" sarebbe "Rise", cantata dalla magica voce di Eddie Vedder, leader indiscusso dei Pearl Jam, che con la sua voce carismatica ha inciso due dischi solisti, uno dei quali è “Into the Wild”, disco di esordio, che si interseca profondamente con il film omonimo diretto da Sean Penn e che parla della storia, vera, di Christopher McCandless. È in questo disco che troviamo “Rise”,  canzone estremamente semplice, solo voce e mandolino. Il brano è una riflessione, una riflessione sul significato dello stare al mondo e sulla necessità di alzarsi per non rimanere schiacciati dalle circostanze. Chiave di lettura anche per il libro della Morgan. Le circostanze che hanno cambiato e stravolto  la pacifica esistenza di Emily, fanno si che ella prenda in mano la propria vita, affrontandola con coraggio. 

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