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martedì 29 marzo 2016

Intervista: Argeta Brozi "Tentazioni" ed. Newton compton editori


Buonasera lettori!
Oggi voglio proporvi un'intervista fatta ad Argeta Brozi, autrice del libro "TENTAZIONI" edito da Newton compton editori. 




1.Che ne dici di iniziare raccontandoci di come ti sei avvicinata alla scrittura?
Ciao Luana e ciao a tutti i lettori del blog! Questa domanda precisa non me l'hai mai posta nessuna :-) Posso dirti che ho sempre avuto una fervida fantasia e ora ti svelerò qualcosa di me che nessuno sa per farti capire com'è iniziato tutto. Ho due fratelli più grandi e per questo motivo mi sono sempre sentita un poʼ figlia unica, loro due hanno solo un anno di differenza, mentre io con loro ho 10 e 9 anni di differenza (e no, non sono nata per errore eheheheh :P ), quindi mi ritrovavo spesso a giocare da sola (non è che ai maschietti adolescenti piaccia tanto giocare con le barbie :P e io ero abbastanza noiosa e banale nei giochi!). Siccome mi sentivo sola e capitava che mi annoiassi, inventavo storie per tenermi compagnia (detta così sembra una cosa da psicopatica ahahahah ma giuro che sono “normale”, ecco, mettiamo le virgolette per chi mi conosce bene :P lo ammetto, normale è una parola grossa :P Dopo questa bella presentazione di me, vediamo se i lettori andranno oltre e leggeranno il resto :D ). Ovvero: seduta su una sedia, guardavo fuori in giardino e sognavo a occhi aperti le diverse vite che avrei voluto vivere (tra queste, in una avevo una sorella con cui poter giocare! :P ) e mi incantavo per diversi minuti, finché non finivo il mio “film mentale”. Quando iniziai le elementari, italiano divenne una delle mie materie preferite (dopo musica e disegno), come si sa a scuola si fanno i temi e quello era il momento che preferivo perché mi piaceva inventare storie. I miei maestri si stupivano dell'inventiva che avevo, soprattutto per la mia età e dissero ai miei che da grande avrei fatto grandi cose con quella fantasia :-) Solo che io seppi di questo loro complimento anni dopo, quando i miei scoprirono che scrivevo... infatti ho iniziato a scrivere “seriamente” a 9 anni (dopo i vari temi a scuola e un libro che mi ispirò) ma l'ho tenuto nascosto fino all'età di 17 anni, quando vinsi il primo concorso letterario (ero minorenne e per ritirare il premio servivano per forza i miei!... ).
Nel tempo ho scoperto che una mia zia (sorella di mia madre) e mio bisnonno (papà della mamma di mia madre) amavano scrivere e penso di aver preso un poʼ da loro. Una cosa che mi emoziona è sapere di assomigliare molto a mio bisnonno (sia nel carattere che nell'amore per i libri e per la scrittura) che purtroppo non ho mai potuto conoscere... a lui avevano regalato una macchina da scrivere (io possiedo ancora una vecchia olivetti!) e desiderava scrivere un libro, ma per impegni familiari ecc. non ha mai potuto finirlo, mi piace credere che sia stato lui a guidarmi in questo percorso, che io abbia potuto esaudire il suo desiderio per lo più nascosto (esattamente come ho tentato di fare io all'inizio!).

 2. Che tipo di lettrice sei?
 L'amore per la lettura lo devo a mia madre, grandissima lettrice (da piccola quando le davano dei soldini, anziché comprarci giochi o uscire con le amiche, comprava libri!), che quando avevo otto anni mi spinse ad andare in biblioteca e leggere un libro “tutto mio”: ovvero scelto da me e non dai maestri. Fu amore a prima vista: “Bibi e il suo grande viaggio” è il libro che ha cambiato la mia vita, perché dall'amore per la lettura sono passata ufficialmente all'amore per la scrittura; anch'io volevo saper emozionare con le parole come facevano i libri con me! Sono sempre stata una persona curiosa, per cui anche da piccola mi obbligavo a finire i libri che prendevo, anche se scoprivo – man mano leggendo – che quel libro magari non mi piaceva; lo facevo anche perché mi vergognavo a ritornare in biblioteca con un libro non letto e per far contenta mia madre. Quindi posso dirti che leggo di tutto, anche i generi che non amo ma nel tempo ho scoperto che un buon libro può nascondersi anche sotto a un genere che non apprezzo, basta coglierne l'essenza, quello che è capace di trasmetterti. Se un libro è in grado di emozionarmi e trascinarmi, facendomi dimenticare per un poʼ ciò che mi circonda, allora è un buon libro e non importa se il genere non accoglie il mio favore. Sono una lettrice onnivora, compulsiva! Ti dico solo che attualmente sono le 5:16 del mattino, e sto rispondendo a questa intervista dopo aver finito due romanzi a piacere e un romanzo per lavoro (manoscritti che leggo per la mia casa editrice). Rendo l'idea? :-)

3.Qual è stato il momento più bello durante la scrittura del libro? Quello più difficile?
 Ho scritto tantissime cose, ma se devo valutare i lavori più lunghi che ho scritto e quindi i romanzi, posso dire che ci sono diversi momenti più belli: l'inizio, perché è la parte più difficile e se riesci a scrivere quello, significa che hai una chance per scrivere la storia che hai in mente; poi mi piace molto la parte in cui i protagonisti si incontrano per la prima volta, perché io stessa non so bene come accadrà e soprattutto cosa succederà tra di loro, ho in mente lo scheletro della trama ma tutto il resto è una sorpresa anche per me. Poi mi piace la parte dei battibecchi ironici o i colpi di scena, perché lì non me li aspetto nemmeno io e quindi mi dicono: “Sì, brava Argeta, ora ti sei ingarbugliata la vita con una situazione che non ti aspettavi, prova a uscirne fuori se ci riesci!” :P È lì è un poʼ una sfida anche per me! Mi piace anche il punto finale :D perché significa che sono riuscita a portare a termine il romanzo! E non è così scontato... ho tanti lavori lasciati a metà!
La parte più difficile è creare il carattere dei personaggi in modo che risultino reali il più possibile e soprattutto creare qualcosa che si differenzi almeno un pochino da tutti i romanzi che escono ogni giorno, ecco, questo non è per niente facile!

4. Avrai ricevuto sicuramente una marea di complimenti, ne hai uno in particolare che conservi nel cuore?
 Uh, questa domanda è difficilissima! Ho impresso diversi complimenti che mi sono rimasti nel cuore... per “Al di là di te” ti posso dire che la frase che mi è rimasta più impressa è quella di una lettrice che ha pianto dicendomi: “Hai scritto la storia della mia vita, quella che non ho mai raccontato a nessuno e mai avrò il coraggio di raccontare. Mi hai letto nell'anima e mi hai guarita. Grazie!” Ecco, credo di essere stata trafitta da queste parole. Per “Tentazioni” invece è la frase: “Con questo libro mi hai fatto venire voglia di credere ancora nell'amore e nelle seconde chance”, penso sia un complimento bellissimo riuscire a donare speranza agli altri!
 
5. Sei stata colpita dal blocco dello scrittore? Come hai reagito?
 Spesso! Purtroppo il blocco dello scrittore è sempre in agguato... diciamo che anni fa mi era più facile scrivere, perché non ero diventata così critica con me. Scrivevo di pancia, anche se capivo che le cose che scrivevo non erano poi un granché. Da quando ho iniziato a lavorare nel campo dell'editoria mi sono frenata: sono diventata più razionale e critica, se comincio una cosa e rileggendola non mi convince, non procedo e questo mi porta a bloccare un sacco di idee buone ma che non riesco a mettere su carta come vorrei. Poi certo il blocco dello scrittore adesso mi viene anche per altri motivi, oltre a questo sopra elencato, come per esempio per il fatto che ho una vita frenetica e molto impegnata, per cui non posso scrivere quando mi viene ispirazione (e purtroppo questa arriva nei momenti in cui ovviamente non mi è possibile appuntare i pensieri!) ma quando posso e ho tempo. Come reagisco? Nei momenti in cui non riesco a scrivere leggo tantissimo, perché leggere mi aiuta a staccare la mente da tutto e in un certo senso a “rilassarmi” e nel tempo libero (solitamente la notte tardi :P ) ascolto musica a occhi chiusi cercando di vivere certe scene, un poʼ come facevo da piccola e da lì nascono nuove storie oppure idee per i romanzi in corso :-)

 6. Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
La mia mente malata ovvio :D Volevo scrivere un romanzo d'amore, qualcosa di romantico, che facesse sognare e sperare, ma volevo che nella trama ci fosse qualcosa di originale rispetto a ciò che avevo letto fino a quel momento, quindi per diversi mesi che poi sono diventati anni ho pensato a questa storia, e così è nato il personaggio di Ylenia, protagonista del romanzo Tentazioni, ma poi la storia sulla sua vita la scrissi circa due anni dopo, quando scattò la famosa “scintilla”. Ero a lezione all'università, prima che arrivasse il professore di psicologia, con alcuni amici stavamo parlando di tradimenti e io dissi che era facile scoprire se qualcuno ti mentiva o ti tradiva, bastava giocare d'astuzia, da lì nacque un dibattito acceso e io vidi in sequenza qualche scena del libro che avrei poi scritto.

 7. Hai un tuo rituale di scrittura?
 Preferisco scrivere da sola, quando sono certa che non ci sia nessuno, perché tendo a non riuscire a concentrarmi e devo scrivere per forza di notte, perché di giorno faccio una fatica immensa! Prima o durante ascolto musica, solitamente in inglese, qualcosa tipo strappalacrime, malinconico o romantico.

 8. PARLIAMO DI LIBRI:   Portaci dentro al tuo libro, personaggi, copertina, ambientazioni... aneddoti particolari durante la stesura del libro...
Tentazioni è un romanzo pieno di personaggi, la trama iniziale per come l'avevo in mente doveva essere molto più semplice ma mentre scrivevo sono nati personaggi che non erano previsti, uno di questi è anche il preferito di molte lettrici! ;-) Il romanzo è ambientato tra Roma e New York, sono due città che amo per motivi diversi, ma mentre a Roma ci sono stata diverse volte, a New York non ci sono mai stata. Un aneddoto che non ho mai svelato: la scelta di ambientarla a Roma, è perché questa città mi ha portato fortuna molte volte, inoltre, anch'io come la protagonista ho espresso un desiderio buttando la monetina nella fontana di Trevi... e siccome ho fatto la furba come lei desiderando al contempo due situazioni diverse che sono poi accadute :-) ho deciso che Roma meritava di essere citata in un mio libro! In realtà la parte in America doveva essere ambientata a Los Angeles, questo per un'altra mia fissa :D Praticamente a 7 anni ascoltai in TV la parola “Los Angeles” e mi piaceva come suonava, così andai a sbirciare che cos'era, scoprendo quanto grande fosse il mondo, ho sempre creduto nei “segni” e ho sempre sognato di andare in questa terra lontana che dalle immagini in TV sembrava bellissima, un posto dove “tutto può accadere” e quando iniziai a scrivere, dovevo ambientare la storia lì, solo che non essendoci mai stata, avevo pensato di comprare un libro di quelli per viaggiatori inesperti tipo, quando andai in libreria però trovai solo un libro per andare a New York e quindi dirottai la storia qui.
La copertina scelta dalla Newton Compton Editori è stata piuttosto simile all'idea iniziale e alla versione self: ovvero il volto in primo piano di una ragazza con uno sguardo malizioso, anche se i toni sono più sensuali e scuri e forse molti lo scambiano per un erotico, ma si tratta di un romance.
Ylenia, protagonista di Tentazioni (storia scritta in prima persona al passato dal punto di vista di lei), è una venticinquenne disillusa dall'amore e soprattutto arrabbiata con gli uomini, a differenza della sua amica Laura (meglio conosciuta come Lolly) - che si butta nelle braccia del primo che le piace ma che non azzecca mai “la persona giusta” ma solo qualcuno che le toglie momentaneamente la sua paura di restare sola – ha promesso a se stessa che non si innamorerà mai più. Ma le promesse sono fatte per essere infrante si dice... Ylenia si caccia spesso nei guai, molte volte involontariamente per aiutare le amiche, quando Lolly le chiede un favore che subito sembra innocuo, lei accetta... Non sa che provarci con il suo ragazzo per dimostrare la sua fedeltà nei confronti dell'amica sarà solo il primo gioco di una serie che la trascinerà a fare la seduttrice di professione e soprattutto a essere temuta dagli uomini e dalle donne, che al contempo la bramano. Tutte le donne infatti vorrebbero sapere come si comportano i loro uomini in loro assenza e con una bella
ragazza accanto... ma la verità non è così facile da sopportare... e se qualcuno riuscisse a fare scacco matto al cuore Ylenia?

9. Che messaggio vuoi dare ai lettori che leggeranno il tuo libro?
 Vorrei che capissero l'importanza di essere sinceri e leali con il prossimo, di non dare per scontato gli altri e soprattutto di farli sperare che alla fine andrà tutto bene, basta crederci e mettercela tutta per ottenere le cose che si sognano, perché tutti ci meritiamo un lieto fine, soprattutto chi ha sofferto tanto.

 10. Ci sono delle persone in particolare che vuoi ringraziare?
Intanto ringrazio te per questo spazio che mi concedi :-) e ovviamente i lettori che sono riusciti ad arrivare fino a questo punto dell'intervista senza addormentarsi :D Poi vorrei ringraziare tutti ma proprio tutti i lettori che hanno lasciato un pensiero, un commento, una recensione o una foto, quelli che suggeriscono o regalano i miei libri per aiutarmi a farmi conoscere e che ogni giorno mi spronano a continuare su questa strada che è in salita e piuttosto trafficata :D

 11. Cosa hai provato quando... - Hai avuto i primi contatti con la casa editrice - Hai ricevuto le copie del tuo libro - Hai letto le recensioni del tuo libro.
 Devo dire che la mia prima reazione è stata quella di ridere :D In un secondo momento ho pensato 1) che fosse uno scherzo 2) che avessero sbagliato persona. Quindi sono andata a informarmi, perché non mi fidavo a inviare il file a un indirizzo email che credevo finto :D La cosa strana è che subito non avevo letto fino in fondo il messaggio, e quindi avevo iniziato a scrivere un commento piccato sul fatto che non si chiedono i pdf agli scrittori dicendo come facessero a non vergognarsi a essere così presuntuosi e sfacciati! Meno male che mi sono fermata giusto in tempo e sono arrivata alla fine del messaggio dove ho letto “Newton compton” :D Sai che figura altrimenti? :D In realtà il libro è uscito prima del previsto e siccome dovevo aspettare circa tre settimane prima di ricevere le copie che mi avrebbe mandato l'editore, sono filata dritto in libreria e ho acquistato la mia copia perché voleva toccarla con mano subito :D La cosa è stata abbastanza imbarazzante perché in libreria avevo guardato dappertutto senza risultati e sono dovuta andare alla cassa per richiederlo :D la libraia ha trovato subito il libro ed era praticamente lì dove avevo guardato più volte! A parte questo cominciò a dirmi che le copie le erano venute solo un giorno prima ma stava andando molto bene e che ero fortunata perché c'erano rimaste giusto le ultime copie, poi sfilò l'aletta del retro per metterla bene all'interno delle pagine e vide la mia foto... Mi guardò e mi disse: “Ti assomiglia, sei tu?” E io, rossa in viso, dissi: “No, ma la conosco!” :D Faccio ancora fatica a dire che “scrivo”, ancor più a dire che sono “scrittrice”, in realtà mi sento solo un'amante della scrittura e poi, anche se non si direbbe, sono un poʼ timida.
Per le recensioni? In realtà mi emoziono sempre come se fosse la prima volta!

 12. La tua citazione preferita?
 Mi autocito: “Non esistono sogni impossibili, quando è il cuore a comandare”.


Grazie Argeta per aver accettato di rispondere alle mie domande.

2 commenti:

  1. Una bellissima intervista. Complimentissimiiiiii ragazze e anche ad Argeta.
    - Ilenia Leonardini, la Sognatrice Scrittrice -

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